Edo

Chi sono :
sono Edo, giovane (ancora sì, pare) della Parrocchia con una antica passione per il teatro, che ad un certo punto ha incrociato la carriera brillante e scanzonata di “Quelli del terzo piano”

Mi piace il teatro:  
Del teatro mi piacciono gli occhi fissi del pubblico, l’impegno a far capire una battuta anche quando sembra tanto difficile farla intendere a tante persone che sicuramente non si sono studiate il copione a memoria, la capacità di adattarsi, l’impegno a non scoppiare a ridere quando vorresti farlo per la simpatia delle persone e situazioni che hai attorno.

Racconta la tua esperienza nella compagnia Quelli del Terzo Piano:

Ho fatto insieme a “Quelli del terzo piano” un paio di annate, che mi hanno regalato tanto divertimento e la possibilità di proseguire con la passione per le scene anche quando dovetti lasciare l’impegno teatrale all’interno di Estate Ragazzi. Sono stati momenti bellissimi, pieni di risate e di belle conoscenze!

I personaggi che hai interpretato:

Se non ricordo male ho fatto tre commedie con “Quelli del terzo piano”: quella sugli extraterrestri, quella sull’equivoco di un fantomatico Jimmy Hendrix nostrano, e quella in occasione del cantiere per la costruzione della nuova chiesa. Qui mi divertii tantissimo come imitatore di papa Benedetto XVI, che interveniva con il suo incorreggibile accento bavarese su un parroco molto dedito alla costruzione materiale dell’edificio. Quella parte, che preparai con tanta cura studiandomi i dettagli della postura e della voce di Benedetto guardandone gli Angelus in tv alla domenica mattina, mi rimarrà nel cuore.

Quale, delle commedie rappresentate, preferisci e perché.

La commedia in occasione del cantiere per la chiesa nuova, dove feci la parte di Benedetto XVI, fu per me la più bella. Il gioco di squadra con Manuela che faceva la parte di una suora che doveva assistere il papa, e con Mirco che faceva il demonio cui dovevo contrappormi, mi ridona ancora oggi, se solo ci penso, un grande sorriso.