Isora Battestini
Chi sono :
Sono una signora che ha appena iniziato la terza età e sta scoprendo le bellezze che questa fase della vita riserva. Tempo libero per passeggiare, leggere, viaggiare, incontrare amici, giocare a burraco e tanto di altro.
Mi piace il teatro:
Il teatro ha sempre fatto parte della mia vita professionale perché, lavorando con i bambini, spesso mi sono cimentata in narrazione di racconti. Inventando storie e personaggi fantastici si cattura maggiormente l’attenzione dei bambini e si veicolano, più facilmente, messaggi educativi e piccole regole del vivere. Insomma la drammatizzazione come palestra di vita.
Racconta la tua esperienza nella compagnia Quelli del Terzo Piano:
Mi sono lasciata coinvolgere dall’entusiasmo di tutto il gruppo e tuttora la mia permanenza è sostenuta da diversi motivi.
Tra i tanti ne cito alcuni:
• Mettere in scena i testi dei nostri autori.
• Le battute dei testi che, puntualmente, diventano di uso comune nel nostro intercalare.
• Gli errori di recitazione e di memoria che sono motivo di sorriso per tutti.
• L’impegno e la serietà profusa per raggiungere l’obiettivo comune .
• La creatività di ognuno messa insieme a beneficio del risultato.
I personaggi che hai interpretato:
Ho interpretato diversi personaggi: una vedova curiosa che passa il tempo alla finestra, un’infermiera che combatte le insidie dei pazienti, ma, spesso, ho interpretato una nonna. Chissà forse l’età? Gli autori la mascherano sempre, ma se nella commedia c’è la parte di una nonna, quella è mia. Ma non crediate, sono arzilla, ho un certo fascino e mi corteggiano interessanti vecchietti!
Quale, delle commedie rappresentate, preferisci e perché.
La commedia che ricordo con più piacere è “Tutta colpa dei pantaloni”. Interpretavo una nonna in una parte molto divertente, fatta di tanta gestualità. Su un mio comportamento, poi, si fondava l’equivoco che sosteneva tutta la trama della commedia. Ricordo in particolare le prove davvero esilaranti e le tante risate che sottolineavano gli errori o la libera interpretazione del testo ancora sconosciuto da parte degli attori. Ecco, le risate, questo indispensabile ingrediente, che ci è servito per andare avanti e per consolidare il nostro gruppo e la nostra splendida amicizia.